E’ domenica 18 luglio ore 8.35 e sto percorrendo la strada statale della Valganna mentre mi accorgo che il termometro dell’auto segna 15 gradi! Ripenso al momento in cui mi sono svegliato sentendo le braccia fredde e ancora non mi sembra vero di essere sfuggito alla morsa del caldo cittadino. Chiamo la Flo che aveva l’importante compito di radunare i partecipanti al Giorno dell’Acqua e della Terra davanti al Centro alle 8, mi dice che stanno arrivando un po’ a rilento perchè c’è stato un incidente in autostrada. Alle 9.20 ci troviamo per strada e raggiungiamo il lago dove avverrà la prima tappa della giornata. Facciamo un’oretta di yoga per il risveglio del corpo di fronte ad un lago che risplende dei colori del sole e del cielo, poi riprendiamo le auto e andiamo verso la splendida cascata Fermona, nei pressi di Cunardo. Il sentiero si è fatto un po’ più impervio a causa delle forti piogge dei giorni precedenti che hanno anche alimentato il fiume aumentando lo straordinario fragore della cascata. Arrivati al fiume senza indugio ci buttiamo in acqua e nuotiamo verso la cascata e poi, grazie ad una visione di Marco, sostiamo come dei gechi al di sotto di essa. Una sensazione indescrivibile, le gocce, la luce, il buio, il suono e il fresco dell’acqua sulla pelle… usciamo rilassati e decisamente affamati. Dopo pranzo (momento sul quale non mi soffermo per evitare di rovinare la poesia del racconto!) andiamo in una pineta a Settetermini in montagna dove all’ombra di giganteschi e fittissimi pini abbiamo allestito un campo da tiro con l’arco molto rustico e ci siamo cimentati nella pratica del tiro istintivo (foto). Abbiamo scoperto un talento rimasto fino ad ora nascosto del nostro doshu che ha colpito un centro praticamente quasi subito e che poi ha collezionato il maggior numero di bersagli colpiti della giornata. Lui dice di essere stato agevolato da certe visioni di caccia ma questa è un’altra storia.
Anche questa volta la giornata si chiude con la speranza di ritornare presto in quei luoghi di natura e magia.