Oggi è il primo giorno di autunno. Per molte persone si tratta semplicemente della conferma che le giornate si stanno inesorabilmente accorciando, il caldo lascerà il posto al freddo, la luce al buio, le vacanze al lavoro.

Da un certo punto di vista è vero. Ma il primo giorno di autunno, l’equinozio autunnale, è molto di più. Nella religione induista l’autunno coincide con l’inizio del nuovo anno e, se ci pensiamo, anche per noi il rientro dalle vacanze estive è l’inizio di un nuovo anno di attività, il momento dei proprositi e dell’avvio di nuove attività.

L’autunno è anche il momento del raccolto, che chiude il lavoro di semina e crescita, e, nello stesso tempo, è anche l’inizio del riposo. I ritmi della natura cominciano a rallentare, l’energia un po’ alla volta viene riversata verso il proprio interno, al contrario della primavera dove assistiamo allo sbocciare della natura. Oggi luce e buio saranno perfettamente bilanciate. È il momento di dedicarsi al momento presente, rimanendo coi piedi per terra, evitando di farsi “rapire” da voli pindarici per rimanere ben radicati a terra concentrati sui propri obiettivi.

In questi giorni ricorre anche la festa di Ganesh,  una delle divinità induiste più amate. Ganesh, figlio di Paravati e Shiva, rimuove gli ostacoli. In India la sua statuetta viene sistemata sempre all’ingresso di casa o delle attività lavorative. Oltre a “portare fortuna”  e ad allontanare gli ostacoli, Ganesh fa da ponte tra vecchio e nuovo: è il ponte del retto modo di vivere che connette il passato al presente. Anzi, fa molto di più: è ritenuto in grado di presentarci gli ostacoli proprio all’inizio del nostro cammino per farci riflettere e comprendere. Quello che può apparire come un ostacolo potrà, alla fine, rivelarsi come strumento di forza e di auto-esplorazione e conoscenza. Ganesh ci mette di fronte alle sfide della nostra vita. Non tutte le cose vanno come avevamo pianificato, spesso gli ostacoli ci sfidano e ci occorrono perseveranza e chiarezza per riuscire ad arrivare a quello che va fatto.

Ma il successo non dipende solo e banalmente dal raggiungimento di ciò che stavamo cercando. Dobbiamo essere in grado di riconoscere le occasioni inaspettate e le opportunità che gli ostacoli ci offrono.

C’è chi crede nel destino e nel caso e chi invece alle possibilità magiche e infinite dietro ad ogni situazione. Per superare i nostri ostacoli personali abbiamo bisogno di riconoscere l’esistenza di entrambe le possibilità e capire che la vita è piena di grazia, basta solo saperla cogliere.

Prendiamoci qualche minuto oggi da dedicare solo a noi stessi, alle nostre aspirazioni e ai nostri progetti e proviamo a pensare al nostro Sankalpa, alla nostra intenzione per questa nuova stagione. E per chi ha voglia stasera ad Hatha Yoga alle 18 ci sarà una pratica dedicata.