Il nostro corso di Aikido nasce in un Centrolistico ( dal dojo di sesto poi sono “nati” gli altri dojo) e la mia formazione come insegnante di discipline olistiche impregna ogni singolo gesto e azione che si sono svolte e che si svolgono nel dojo.
Cosa significa Olistico? in breve che l’essere umano in vita è una entitá inscindibile di mente corpo e spirito, dove ognuno dei tre livelli ha influenza sugli altri due in maniere sincrona, immediata e diretta.
Se bevo 15 caffè in una giornata sarò più irritabile, se mangio un sacco di porcherie grasse sarò appesantito e indolente, fin qua tutti d’accordo e diremmo anche che lo sanno tutti.
Ma poi cosa ne facciamo di questa nozione? Diventa uno strumento consapevole di determinazione della direzione che prende la nostra vita o meglio che noi prendiamo in essa?
Quante volte siamo realmente consapevoli degli effetti nocivi o positivi di quello che stiamo facendo nel momento in cui lo stiamo facendo? Quanto è facile attribuire una responsabilitá a cause più evidenti p semplicemente esterne a ciò che succede?
Un piccolo ma significativo esempio tra i tantissimi che si possono fare:
Parli al telefono con l’auricolare o senza? Secondo te c’è differenza oppure no? E quanta?
Prova per sfizio a tenere la posizione con la spalla alzata e il braccio piegato con la mano vicina all’orecchio di quando tieni il telefono SENZA parlare con qualcuno e vedi quanti secondi ci metti ad innervosirti, magari tante volte lo hai fatto pensando che quello che ti faceva innervosire erano le parole del tuo interlocutore, ma l’atteggiamento fisico che scegli di avere quando parli al telefono determina il TUO clima emotivo nei confronti della telefonata e dell’interlocutore stesso!
Credi che il corpo abbia effetto sulla mente ma la mente tutto sommato non ne ha sul corpo?
Prova a mangiare di gusto tenendo davanti a te un barattolo di vetro sigillato con dentro delle feci spappolate di cane e ti renderai conto immediatamente di quanto la mente e il corpo siano correlati prepotentemente!
Allora puoi trasformare questo in uno strumento di realizzazione del tuo potenziale nella felicitá.
Dedica del tempo alla meditazione, che significa semplicemente fare silenzio nella mente e ripetere concetti gioiosi e positivi del tipo ” io amo le persone e amo me stesso/a” , ” io rivolgo il mio sguardo al mondo con gioia, sono felice” e ancora ” ho fiducia nella vita e nelle altre persone” , ” tutto ciò che faccio è bello e coinvolge le altre persone con amore” e ancora ” accolgo a piene mani tutta la gioia e l’amore che mi arrivano dalla vita e dagli altri” . Detto così genera ilaritá, provoca un senso di superioritá assolutamente fuori luogo nell’ascoltatore o meglio in una sua parte che rifiuta il coraggio del cambiamento e pensa ” ma queste sono cazzate da americani” eppure , come sempre, il grande passo , la grande difficoltá sta nel superare le proprie barriere interiori, quelle che ci tengono chiusi intrappolati nella nostra prigione mentale, e una volta superate i risultati non tardano ad arrivare. Certo tutti noi rivendichiamo a gran voce il diritto di poter urlare ” oggi è una giornata di merda!” Però cosa proviamo al secondo, terzo e quarto giorno in compagnia di qualcuno che lo dice tutti i giorni? E se quel qualcuno fossimo proprio noi?

Poi viene il grande tema dell’alimentazione e dello stile di vita , è certo che se beviamo una ingente quantitá di alcool saremo piuttosto inclini alla risata da slogarsi le mandibole, ma suamo certi che con la stessa compagnia, e con una coca cola non faremmo le stesse risate? Non voglio essere frainteso la birra non si tocca!!! È solo un esempio, anzi attenzione agli eccessi talebani, conosco più persone infelici tra i vegani che tra i frequentatori occasionali di mac, però è ambizioso e bello pensare di raggiungere un grado di consapevolezza di ciò che diventiamo o come cambia il nostro stato d’animo a seconda di ciò che mangiamo e beviamo, è sempre comunque una differenza tra essere spettatori della propria vita e viverla. Io sono stato vegetariano per 3 anni poi ho ripreso a mangiare carne, adesso sento il desiderio di ridurre il suo consumo senza fare scelte radicali ma posso garantirvi per esperienza personale che da vegetariani si sente in maniera diversa a livello fisico ( olfatto gusto e addirittura tatto) ed emotivo ( la sensibilitá verso le emozioni altrui aumenta in modo talvolta difficile da gestire). A me era addirittura capitato di iniziare a sentire così fortemente il sapore del metallo della forchetta da mangiare solo con le bacchette per non rovinar,i il gusto di quello che mangiavo…
Certo ho scelto proprio una bella giornata in cui scrivere un post come questo!! Beh che dire buona Pasqua!