Oggi mi sono alzata (moooolto tardi) con l’idea di scrivere qualcosa sul metodo Pilates.
Voglio partire da una CONFESSIONE, pubblica, qui sul blog del CentrOlistico: ho iniziato a fare Pilates  con un certo scetticismo, convinta che la sua fama fosse dovuta al fatto che lo pratica Madonna.
Da subito, però, mi sono resa conto della sua efficacia. Il Pilates affonda le proprie radici nello yoga, prendendo spunto da molte asana che, Joseph Pilates, il creatore di questo metodo di allenamento, ha scelto, modificato e integrato in un sistema che lavora in maniera veramente efficace sul centro del corpo sia fisicamente che mentalmente (e di questi tempi non è davvero poca cosa!). A lato del programma originario, che prevedeva una serie di esercizi volti a rinforzare quella che Pilates ha chiamato la powerhouse (tutti i muscoli connessi al tronco: addome, glutei, adduttori e zona lombare) per alleggerire e allungare la parte bassa della schiena, sono fioriti una serie di programmi per tonificare tutti i muscoli del corpo.

Confesso anche di aver accolto con stupore gli effetti quasi immediati di una sessione di Pilates. Con lo Yoga ero abituata, ma francamente non mi aspettavo che dopo una seduta di Pilates la schiena risultasse già così allungata e “flessuosa”.

Confesso di sentirmi spesso “tronfia”, soddisfatta e felice di fronte a persone che si presentano al centro con schiene tenute su da analgesici e anti-infiammatori (per non parlare di casi estremi che vivono di cortisone) e che dopo veramente poco tempo mi raccontano di quanto stiano meglio e di come il Pilates le abbia aiutate a rimettersi in sesto e a ritrovare il sorriso.

Cosa posso dire? Adoro il Pilates che mi ha permesso di passare tutta la gravidanza senza un mal di schiena e che (perché no?!) mi permetterà di rientrare nei miei jeans in breve tempo dopo la nascita di Edoardo… 🙂