Potrebbe sembrare veramente di cattivo gusto scrivere un post sull’India che porta questo titolo ma mi riferisco ad un’altra forma di pane e di denti. Girando per Mysore mi sono reso conto che pochissime persone conoscono il nome di Pattahbi Jois e trovo la cosa curiosa! È vero che questa è una grossa città, anche se l’aspetto è più quello di una cittadina estremamente sovraffolata, tuttavia trovo curioso che il motivo per cui molti occidentali vengono ogni anno qui non sia neppure conosciuto dalla maggior parte dei giovani locali! Il fatto è che lo yoga qui è visto in maniera diversa. Gli yogi conosciuti qui sono come dei Santi del passato o anche del presente, persone che o per scelta ascetica (i guru) o per scelta politica (persone tipo Gandhi) si sono staccate dai criteri portanti della società e hanno scelto la forza dello spirito anzichè quella della materia. Ma quelli che per noi occidentali sono i grandi yogi, qui sono ben poco conosciuti e fino a cinquant’anni fa per nulla rispettati! Si perchè da queste parti gli yogi che praticano asana e altre cose simili venivano visti come spostati, circensi vagabondi , scappati di casa! Il bello è che sarà pure vero che i “veri” yogi sono persone che hanno scelto lo spirito e il distacco dalla materia, ma credo sia altrettanto vero che tutta la sapienza e le possibilità che offre lo yoga, in TUTTE le sue forme, sarebbe assolutamente precluso al resto del mondo se non fosse stato per quei “circensi”! Voglio dire è vero che in fondo la bellezza degli asana è potenzialmente un’altra forma di attaccamento patologico, di bramosia e di illusione di immortalità per l’occidentale, ma è pur sempre la porta di ingresso assolutamente più frequente di questo percorso, che per alcuni finisce con lo stare bene fisicamente (che è già una bella cosa) , per altri è un cammino di trasformazione mentale, e magari solo per alcuni sarà la scoperta della liberazione spirituale. È tuttavia curioso che in un Paese dove comunque c’è anche tanto malessere fisico e dove è nata questa pratica la maggioranza della gente non la conosca se non superficialmente o in maniera molto molto parziale per alcune pratiche che vengono tramandate in famiglia da generazione in generazione. Ma questa è un’altra storia e la racconterò un altro giorno. Oggi sono molto felice, ho fatto tutta la giornata di lavoro intenso e la seconda serie è stata attraversata in maniera più composta dal mio corpo che è riuscito sempre a respirare bene!

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