Sono seduta sul letto dopo una doccia rilassante. Abbiamo passato la giornata sulla mani per rifinire le transitions della splendida sequenza che piano piano sta prendendo forma. Una gran bella forma. È una sequenza che parla di cuori che si aprono, di braccia che sostengono, di punti di vista che si ribaltano.

Accanto al lavoro fisico, in questi giorni, tanto lavoro interno sulla vera essenza, sul corpo, la mente, la paura della morte e di lasciar andare, la glorificazione dell’io. Questa è stata la parte più faticosa. Non le inversioni, non gli inarcamenti, non gli arm balance. 

E mentre eravamo in savasana, stanchi, con i muscoli doloranti per lo sforzo, da lontano un suono sempre più incalzante e forte. Ci alziamo tutti e corriamo alle grandi finestre che illuminano la nostra sala di pratica. Per strada una coloratissima parata. La gente salta, balla, lancia polveri colorate e bolle di sapone.

E io sono grata per questa vita che mi capita di vivere.