Intanto vorrei tranquillizzare chi era preoccupato per la mia pratica: il tappetino pacchiano è stiram e sukam, ieri sera durante gli adjustment ha fatto il suo dovere mentre allungavamo le catene posteriori come se il giorno dopo potessimo rimanere a letto a dormire. Temevo per la mia mobilità al risveglio. Nulla, ancora morbida e senza dolori.

Oggi la pratica di pranayama ci ha portato nuove tecniche, soddisfazioni e scoperte. Rimanere seduta ad osservare quello che succede dopo una tecnica particolarmente intensa è davvero incredibile. Riuscire ad osservare il tuo corpo, libero dal bisogno immediato di inspirare è incredibile. La mente interviene subito per chiederti di respirare, osservi, ti chiedi se davvero hai bisogno di quell’inspirazione o se è solo la tua abitudine a richiedere un intervento immediato. E ti accorgi che proprio in quell’istante non hai bisogno di nulla. Neanche di respirare.

Arriva l’ora della pratica con Rameshji. Ieri sera ci ha proposto di fare adjustment la mattina e la pratica la sera. Prima di iniziare, con aria serissima mi dice: io ho una macchina.

Lo osservo, sorrido, lo ri-osservo.

Mi guarda. Sorride.

Sorrido.

Sai guidare? Ve la do per andare in giro.

A parte la commozione inziale per la sua gentilezza e la fiducia che ripone in noi, vengo assalita dalla ridarella. Mi compare l’immagine di noi, in mezzo a un incrocio, immobili fino alla fine della vacanza.

Dobbiamo aver fatto una faccia particolare perchè è scoppiato a ridere. Credo che si sia immaginato da solo ad aspettarci per la pratica.

Iniziamo a praticare, il riscaldamento è particolarmente vigoroso, in 3 saluti al sole sono già bollente, ma pare non essere abbastanza… perchè andiamo avanti. 10 saluti, per essere sicuri che il sole non si offenda, e una serie di allungamenti e torsioni… insomma, tutte le standing positions della prima serie di Ashtanga. Prende la nostra lista di asana, la osserva. Sceglie. Oggi si lavorerà su Hanumanasana, la spaccata.

Voilà eccoci appiccicate al mure, a passeggio come degli gnomi avanti e indietro per la stanza (Benigni, ti dico spostati), scheina al muro mentre ci premiamo le gambe manco fossimo Heather Parisi. Eccoci in Hanumansana, alle 9.30 di mattina, così, come se fosse normale. E allora, vuoi non aprirti come un pollo alla diavola in Trivikramasana?! Son quasi venuta apposta…

Chiudiamo la pratica della mattina. Sono soddisfatta, anche questa mattina il tappetino ha fatto il suo dovere. Rameshji ci spiega come mai si uniscono le mani in Namaskara Mudra. In questa posizione ogni dito di una mano tocca il corrispondente dell’altra e tutte le dita sono vicine e unite. Questa posizione crea una sorta di circiuto attraverso il quale passa l’energia: quella del fuoco attraverso i pollici, dell’aria attraverso gli indici, dello spazio attraverso i medi, della terra attraverso gli anulari e dell’acqua attraverso i mignoli. 

Arriva il momento della nostra uscita. Decidiamo di andare al Devaraja Market, il mercato più bello di Mysore, senza sapere quello che ci accadrà. Cominciamo a girare per il mercato. Ci si para davanti il venditore di cavigliere dell’anno scorso: ciao! Italiani! I remeber you!

Ci credo che ti ricordi di noi…  ci segue per tutto il mercato e, non so bene neanche come, ci ritroviamo con altri due tizi che cominciano a parlare e, ancora non so bene come, ci ritroviamo sul loro tuk tuk. Sì sul loro tuk tuk, uno solo. Noi in 7, loro in 2… siamo in 9. 

Are you sure we can?! 

Il tipo ci guarda: we are in India, everything is possible! Sfodera il suo sorriso bianchissimo e ci convinciamo che effettivamente sì, si può fare. Tra sul sedile dietro, tre in braccio a quelle sul sedile dietro, una davanti di fianco a guidatore e accomoagnatore. La cosa deve avere dell’inverosimile anche qui, perché la gente ci guarda con aria sbigottita mentre passiamo urlando.

Cominciamo a sfrecciare ( vabbè a noi sembra così) per Mysore. Prima tappa in un negozio ovviamente, poi giro libero per le stradine dove lavorano il legno, fanno le sigarette, gli invensi, gli olii. 

Che meraviglia! Ho gli occhi pieni di colori, la bocca piena di risate, il cuore colmo di gioia. 🙏